Impianto fotovoltaico: dove, come, quando e perché
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Stai pensando di piazzare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa? Ecco le risposte a ogni dubbio sul dove, come, quando e perchè. Innanzitutto bisogna precisare che installare un impianto fotovoltaico sulla propria casa non è una “spesa”, come comprare un elettrodomestico o un’automobile, ma un investimento. In termini economici, l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico sul tetto di una casa genera ricavi superiori all’esborso necessario per installarlo e mantenerlo.
Realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria casa porta una serie di vantaggi. Quali? Primo tra tutti un risparmio economico, oltre a ripagarsi l’impianto in pochi anni c’è la certezza di approvvigionarsi di energia pulita ad un prezzo costante nel tempo.
Il fotovoltaico è ecologico. Le energie rinnovabili permettono al nostro Paese di rispettare gli impegni internazionali che ci impone la Comunità Europea (Protocollo di Kyoto).
Infine, il fotovoltaico può garantire un ambiente in cui anche le future generazioni potranno crescere e vivere in modo sostenibile, grazie a un sistema di approvvigionamento energetico pulito e sicuro. La tecnologia è, inoltre, affidabile, facile da installare e ormai conosciuta. I costi di realizzazione di un impianto sono diminuiti sensibilmente negli ultimi anni grazie al raggiungimento di economie di scala e con l’aumento dell’autoconsumo (energia prodotta e consumata contemporaneamente) aumenta l’efficienza del sistema diminuendo la quota di energia immessa in rete e quindi trasportata con evidenti perdite.
A chi ci si deve rivolgere?
E’ importante rivolgersi a un professionista qualificato e non improvvisarsi installatori. Uno Specialista dell'Energia garantisce componenti e materiali di qualità che permetteranno poi all’impianto essere altamente redditizio.
Le detrazioni fiscali sono state confermate fino al 31 dicembre 2014 con le quote vigenti:
50% per interventi di ristrutturazione edilizia
65% per interventi di riqualificazione energetica
Chi installa un impianto fotovoltaico può usufruire delle detrazioni fiscali IRPEF per recuperare il 50% delle spese sostenute per la realizzazione dell'impianto.
Le detrazioni fiscali IRPEF previste per gli impianti fotovoltaici rientrano nel regime di detrazioni più generale previsto per tutti i "lavori di ristrutturazione e recupero edilizio". Il fotovoltaico rientra tra le tipologie di interventi riconosciuti.
Quindi, tutti coloro che hanno intenzione di realizzare un impianto fotovoltaico entro il 31 dicembre 2014, oltre a pagare l'IVA al 10% (iva agevolata), possono detrarre dalle tasse il 50% dei costi di realizzazione, fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Un esempio:
"Per un impianto fotovoltaico domestico di 4,5 kW (circa 30 mq di superficie occupata) che oggi può costare sui 10.000 euro "chiavi in mano" con IVA al 10% compresa, puoi recuperare annualmente dalla dichiarazione dei redditi 500 euro ogni anno. Cioè la restituzione di 5.000 euro (il 50%) in 10 anni. Restituzione che avviene tramite detrazione fiscale IRPEF."
Cosa fare per realizzare l’impianto fotovoltaico?
Grazie alle nuove tecnologie , oggi è davvero semplicissimo realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria casa. Basta rivolgersi a un professionista qualificato: lo Specialista dell'Energia Verde è, infatti, in grado di fornire una consulenza completa dall'ideazione alla realizzazione.
I componenti dell’impianto fotovoltaico sono:
- Moduli: composti da celle prevalentemente in silicio, trasformano la luce solare in energia. Poiché le singole celle sono in grado di generare una potenza minima, esse vengono collegate tra loro formando i cosiddetti moduli fotovoltaici;
- Inverter: cuore dell’impianto, non solo trasforma la corrente prodotta dai moduli da continua in alternata, ma svolge anche funzioni fondamentali per la connessione alla rete elettrica dell’impianto. Inoltre, più l’efficienza dell’inverter è elevata, maggiore è la garanzia del rendimento energetico e della producibilità dell’impianto.
- Contatore GSE: sebbene non sia integrato nell’impianto, è necessario sapere quanta energia è stata prodotta e immessa in rete per beneficiare del’eventuale incentivo statale in vigore. Per ogni kWh, è possibile calcolare il ricavo monetario che ne deriva.
- Sistema di monitoraggio e sistema dei gestione dei consumi: per garantire un funzionamento regolare dell’impianto e intervenire tempestivamente su possibili anomalie, è consigliabile dotarsi di un sistema di monitoraggio che tenga costantemente informato il proprietario sullo status dell’impianto e di un sistema che gestisca automaticamente i carichi interni all’edificio (ad esempio elettrodomestici come la lavatrice) incrementando la quota di energia autoconsumata e quindi diminuendo il tempo di rientro dell’investimento.
Il dimensionamento è un’operazione importantissima e molto delicata, poiché dipende da una serie di fattori di tipo geografico/climatico, tecnico, economico e architettonico. Si dovranno tenere in considerazione i consumi medi della famiglia per capire come poterli soddisfare al meglio.
Si può stimare che il consumo medio di un nucleo familiare di 4 persone è di circa 3500-4000 kWh l’anno. Un impianto da 3 kW (25-30 mq su tetto a falda) installato nel Nord Italia produrrà circa 3.300 kWh/annui, mentre nel Sud Italia circa 4.500 kWh/annui.
Inoltre, bisogna tenere conto dell’orientamento dei pannelli fotovoltaici. Anche la loro inclinazione è un aspetto da tenere in considerazione: l’inclinazione ideale rispetto alla superficie orizzontale è quella che consente di massimizzare la produzione elettrica su base annua. L’angolo di inclinazione dei moduli dipende dalla latitudine della località scelta per l’installazione. Un valore medio normalmente consigliato è di 30°.
Quanto costa un impianto fotovoltaico?
E’ ancora conveniente realizzare un impianto fotovoltaico? Assolutamente sì. Il fotovoltaico porta una notevole riduzione sulla bolletta elettrica e permette di rientrare nell’investimento in tempi ridotti. Ciò che però è importante valutare per far sì che l’investimento sia economicamente conveniente è la qualità, l’affidabilità e la sicurezza delle componenti dell’impianto. Materiali di scarsa qualità o prodotti con un’efficienza bassa non permettono di ottenere una produzione energetica sufficiente per il recupero in tempi rapidi dell’investimento.
In quanto tempo si ammortizza?
I tempi di rientro dell’investimento dell’impianto fotovoltaico dipendono da diversi fattori e non si può generalizzare.
Quali procedure tecnico/amministrative?
E’ necessario richiedere all’ufficio comunale le autorizzazioni necessarie all’installazione dell’impianto fotovoltaico. Per semplificare le pratiche amministrative e burocratiche gli Specialisti dell'Energia forniscono soluzioni chiavi in mano, che comprendono anche questo tipo di procedure.
Per informazioni: info@dehalfv.com
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