Pizza contro il cancro: ecco la scoperta di Umberto Veronesi
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L'elisir di lunga vita? La pizza. un toccasana contro il cancro, a condizione però che contenga pomodoro e olio extravergine di oliva. La Fondazione Umberto Veronesi l’ha eletta, infatti, regina indiscussa della sana alimentazione.
Grazie agli studi compiuti nei laboratori di Veronesi è dimostrato che il pomodoro contiene licopene, una sostanza antiossidante, antitumorale e antinvecchiamento, che esprime il meglio di sé se cotto e combinato con l’olio d’oliva.
Il licopene, dunque, “colora” di rosso il pomodoro quando è maturo ma ha effetti sorprendenti se consumato in salsa: è antiossidante, ritarda gli effetti dell’invecchiamento, è un rimedio antitumorale tra i più potenti in natura. Sulla pizza questi effetti aumentano di ben 5 volte. Grazie a questa sostanza abbiamo un rimedio certificato dalla medicina: la pizza contro il cancro.
Rossi, maturi e cotti: così devono essere i pomodori perché sia meglio disponibile il loro tesoro più prezioso: il licopene, un carotenoide che dà ai pomodori il colore rosso e che da loro (Solanum lycopersicum) prende il nome . La salsa cotta, infatti, offre una quantità di licopene pari a cinque volte quella disponibile nei pomodori crudi. Il trattamento termico libera il licopene trattenuto all’interno delle cellule del pomodoro e lo rende molto più assorbibile dall’apparato digerente.
Meglio ancora se c’è una modica quantità di grassi, come un filo d’olio extravergine: ecco perché i piatti-bandiera della tradizione italiana, la pasta e la pizza, sono dei veri e propri scrigni di salute.
Ma quali sono le proprietà del licopene? Va detto che la ricerca in questo campo è al lavoro e molte ipotesi, fortemente probabili, sono ancora da confermare. Come ad altri carotenoidi, al licopene viene riconosciuta un’azione antiossidante: come una specie di “spazzino”cellulare, il licopene contrasta l’attività dei radicali liberi, molecole instabili che danneggiano il Dna delle cellule e, specialmente in presenza di stress aggiuntivi, come fumo, inquinamento e esposizione a cancerogeni, possono aprire la strada a alterazioni di tipo tumorale.
Grazie a questi meccanismi, il consumo di pomodori è stato associato a un ridotto rischio di tumori, ipertensione, malattie coronariche, iperplasia prostatica, alcune forme di asma e anche a una certa protezione contro le scottature solari. Una recente ricerca canadese ha anche suggerito un effetto protettivo per le ossa delle donne in menopausa. Nessuno di questi risultati, però, per il momento è stato rilevato con il consumo di integratori a base di licopene: ancora una volta il “contenitore” naturale, ovvero il pomodoro, non sembra sostituibile con prodotti ad hoc.
Dove trovare il licopene? Basta guardare il colore: la pigmentazione dei cibi, infatti, dice molto del loro contenuto e i carotenoidi in particolare sono presenti negli alimenti gialli, rossi e arancioni. Se il pomodoro in tutte le sue varianti (fresco, in passata, conserva, succo, concentrato, meglio se coltivato in zone ben assolate e raccolto nel mese di giugno) resta di gran lunga la fonte principale di licopene nella nostra dieta, lo si può trovare in quantità significative anche in albicocche, melone, anguria, papaya e pompelmo rosa.
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