Rinnovabili ed efficienza energetica: l'Italia investe 2,1 miliardi di euro. 'Prospettive rosee'
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L'Italia investe 2,1 miliardi di euro, di finanziamenti europei, in rinnovabili ed efficienza energetica, per un totale di 5.802 progetti sparsi sul territorio nazionale. Piemonte, Umbria e Marche sono le regioni che hanno destinato la quota maggiore di fondi europei. Dal punto di vista normativo, le regioni più virtuose sono Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino e Puglia. Hanno, infatti, stabilito leggi che rendono obbligatori gli interventi di efficienza energetica, l’uso di energia da fonti rinnovabili e la certificazione energetica degli edifici.
E’ questo il quadro emerso dalla mappa dell’Italia che utilizza l’energia in modo intelligente, elaborata da Officinae Verdi, Energy Financial System Integrator e UniCredit-Wwf. Il Lazio ha destinato 50 milioni di euro alle pmi che vogliano investire sull’uso efficiente delle risorse energetiche e sulla produzione da fonti rinnovabili. Segue il Veneto, con un investimento da 39 milioni di euro.
Puglia, Calabria, Campania, e Sicilia dal 23 aprile potranno contare su 100 milioni di euro per migliorare l’efficienza energetica e investire sulle rinnovabili.
Insomma l’impegno delle amministrazioni regionali è ritenuto fondamentale per fare in modo che l’Italia raggiunga l’obiettivo europeo del 20% di efficienza energetica al 2020.
Risvolti positivi anche sul fronte dell’occupazione. Nel nostro Paese, i soli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici hanno mobilitato, al 2013, 19 miliardi di euro di investimenti e attivato tra diretto e indotto 280 mila posti di lavoro.
Le previsioni sono rosee, dato che il Governo ha inserito tra le priorità la ristrutturazione e la riqualificazione energetica dell’edilizia scolastica, con interventi previsti su 42 mila scuole, il 60% delle quali costruite prima del 1974. Investendo 3,6 miliardi per rinnovare le scuole più energivore, si otterrebbe un risparmio di 169 milioni di euro ogni anno sulla bolletta energetica, con un taglio del 13% sui consumi complessivi del settore.
“Quella dell’Italia a energia pulita – ha dichiarato Giovanni Tordi, Ad di Officinae Verdi – è una mappa articolata e complessa, che è necessario monitorare perché ad oggi ammonta ancora a 4,4 Mtep/anno di energia primaria risparmiata il gap che separa l’Italia dall’obiettivo europeo del 20% di efficienza energetica al 2020 e l’impegno delle amministrazioni regionali è fondamentale nel dare seguito ai provvedimenti nazionali e cogliere l’opportunità di innovazione e sviluppo offerta dai fondi strutturali europei.
Gli investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica possono, dunque, far ripartire la nostra economia grazie ad un modello di sviluppo diffuso a basso impatto ambientale ma ad alto tasso di occupazione e innovazione tecnologica”.
Secondo Officinae Verdi, le potenzialità di miglioramento per i consumi energetici del settore pubblico e privato sono ampi.
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