Cambiamenti climatici, a Berlino scienziati Ipcc a lavoro

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Da oggi gli esperti sono a lavoro per capire come ridurre in fretta i gas serra e quanto questa operazione costerà. Il terzo Gruppo di lavoro dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), il panel di esperti intergovernativo dell'Onu si riunisce da oggi per una settimana a Berlino per mettere a punto una soluzioni per 'decarbonizzare' l'economia e abbattere la CO2, e frenare la "febbre" del Pianeta.

La prossima domenica sarà resa nota questa terza parte che compone il Quinto rapporto di valutazione, elaborato a sette anni di distanza dal precedente, quando l'Ipcc vinse il premio Nobel per la pace. La sintesi finale sarà diffusa nel prossimo ottobre.

I combustibili fossili (soprattutto petrolio e carbone) sono i maggiori imputati. Per rimanere al di sotto dei due gradi di un aumento della temperatura media globale entro fine secolo, secondo gli esperti bisogna ridurre entro il 2050 le emissioni del 40%-70% puntando su "nuovi modelli di investimento e su un'economia a basse emissioni di carbonio". Cioè svoltare su fonti rinnovabili.

L'allarme dei due precedenti gruppi di lavoro dell'Ipcc è stato chiaro: il riscaldamento globale c'è ed è colpa dell'uomo (I gruppo, a Stoccolma) e gli effetti si vedono gia' in tutti i continenti e negli ocean,i ma il mondo non è preparato contro rischi peggiori (II gruppo, in Giappone).

Se non si interviene immediatamente le prospettive saranno drammatiche: inondazioni e siccità, fame, povertà, conflitti, carestie che spingeranno milioni di persone a migrare, malattie,diminuzione dei raccolti agricoli, riduzione della sopravvivenza di animali e piante.

In Italia, la strategia contro i cambiamenti climatici sarà pronta a giugno. Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha detto che "l'incremento nella frequenza e nella intensità di eventi climatici 'estremi' con un pesantissimo tributo di vite umane ed enormi danni, ci mette davanti alla necessità di scelte che non possono più essere rinviate".