Turchia, una green city con riscaldamento al pistacchio

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Il guscio del pistacchio è una parte che spesso si tende a scartare ma, se conservato, può avere una nuova vita riutilizzandolo come un vero e proprio combustibile in grado di rubare la scena al gas e riscaldare interi edifici. Puntando la lente sulla Turchia, fra le città di Gaziantep e Kilis, nelle vicinanze del confine con la Siria, nei prossimi cinque anni sorgerà un nuovo centro urbano, una dimensione di 3200 ettari, popolato da 200mila abitanti, a basso impatto ambientale: qui tutto parlerà green con pannelli fotovoltaici impiantati su tutti gli edifici, un sistema per la raccolta ed il recupero delle acque piovane ed un efficiente di riciclo dei rifiuti.

A fare centro è stata la Burgeap, società di ingegneria francese che ha pensato di riciclare le bucce scartate dei pistacchi che, con il loro potere calorifico di 19,26 Megajoule per chilogrammo, sarebbero in grado di riscaldare e raffreddare ben 55 ettari di edifici pubblici producendo energia pulita, prodotta da centrali a biomasse e, in termini economici, permetterebbe un taglio dei costi energetici domestici del 50-70 %, un risparmio che, in soldoni, si aggira intorno ai 5 e i 6 miliardi di dollari all’anno.