Risparmio energetico nell'ICT, ecco le soluzioni per ridurre la bolletta

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Da un po' di anni si parla di risparmio energetico nell'Ict dato che continua ad aumentare il numero di apparecchi connessi e il traffico dati che comportano un aumento del fabbisogno di elettricità delle sovrastrutture informatiche. Dal 2010 è attivo il Consorzio GreenTouch, che vede dietro di sé numerose grandi aziende della filiera (tra cui China Mobile, Alcatel-Lucent, ecc) e che ha come unico partner italiano la Fondazione Politecnico di Milano. Il marchio del consorzio fa riferimento al concetto di green (meno consumi comportano meno emissioni inquinanti).

Il fabbisogno di energia della Rete delle telecomunicazioni è atteso in crescita del 27% nel periodo 2012-2016, con conseguenze importanti sulla bolletta elettrica degli operatori. Ad esempio la tecnologia wireless è molto dispendiosa da un punto di vista energetico, perché sparge il segnale su una area relativamente vasta per permettere all'utente di accedere.

L'idea del Consorzio non è tanto quella di un miglioramento delle tecnologie oggi in uso , quanto proprio la realizzazione di una nuova generazione di prodotti efficienti per il networking. Tanto che, secondo una stima prudenziale di GreenTouch, esisterebbe la possibilità di ridurre il consumo di energia delle reti almeno del 90% entro il 2020 (nonostante la crescita prevista del traffico).

Quali sono queste tecnologie? Diverse: per quanto riguarda il mobile, ad esempio, si pensa allo sviluppo di piccole celle, utili per le aree densamente popolate, ma anche alla condivisione di infrastrutture tra gli operatori e a nuovi protocolli di comunicazione. Già nel 2011 è stata dimostrata la fattibilità del LSAS (Large scale antenna System,) che, invece inviare di segnali di radiodiffusione in tutto il territorio di copertura come gli altri sistemi di antenna, trasmette fasci concentrati di informazione selettivamente a molti utenti contemporaneamente.