Fotovoltaico, il mercato dello stoccaggio in Italia frutterà 1 miliardo al 2020

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Il mercato dello stoccaggo energetico (storage), in Italia, frutterà 1 miliardo di euro nel 2020. A renderlo possibile, secondo i dati Fiamm, sono gli investimenti sulle fonti rinnovabili degli ultimi anni, non solo in vista degli obiettivi europei, ma anche per le tecnologie pulite che si sono diffuse sul territorio nazionale grazie agli incentivi. Il fotovoltaico, in quanto a diffusione, rende infatti l'Italia tra i Paesi più competitivi della Ue. Si tratta di competenze e tecnologie che aprono scenari nuovi..

Una grande spinta sarà data dall’integrazione delle fonti con i sistemi di accumulo, insieme allo sviluppo del mercato delle batterie per lo stoccaggio energetico.  Le rinnovabili sono discontinue per definizione diventa, perciò, indispensabile lo stoccaggio. Il valore globale dello storage stimato è di 7,5 miliardi al 2020.

Lo stoccaggio serve a mantenere stabile la tensione in rete e i livelli d’energia. L‘esplosione delle rinnovabili, in Italia, sta creando, infatti, scompensi enormi nella rete. I cali di energia dovuti, per esempio, alle nuvole nel caso del fotovoltaico rendono necessario lo stoccaggio. Soprattutto in contesti in cui l'intermittenza non può essere ammessa come gli ospedali.   Ma lo stoccaggio interessa anche le aree non connesse alla rete elettrica - stoccaggio off grid- cioè fuori rete che arriverà a 1,6 miliardi nel 2020, sempre secondo gli analisti. E' un mercato che interessa le zone dove l’energia non arriva (in montagna, o nelle aree sperdute). Luoghi al momento serviti per lo più dai generatori diesel, che non solo inquinano, ma fanno rumore e costano tanto.

Una tecnologia che potrebbe essere invece facilmente sostituita dalle batterie, abbinate, per esempio, al fotovoltaico per produrre l’energia di giorno.

  Il mercato dello stoccaggio energetico per il residenziale, quantificato, a livello globale, in 1 miliardo di euro nel 2020, comincerà a correre quando ci sarà la normativa che regola i sistemi e ognuno sarà libero di installare a casa propria i sistemi di stoccaggio ed essere indipendente dalla rete.

Per quanto riguarda le batterie quelle al litio sono più care ma durano molto di più, arrivando a oltre 12 anni. Quelle al piombo, invece, sono più economiche certo, ma hanno vita breve: circa un paio di anni.