L'efficienza energetica 'diventa legge': banditi gli sprechi
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E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dlgs 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che ha come fine ultimo il conseguimento dell’obiettivo 20-20-20 (riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, dei consumi energetici e del fabbisogno di energia primaria) entro il 2020, in tutti i territori aderenti all’Unione Europea.
Il decreto, in vigore dal 19 luglio 2014 prevede una riqualificazione energetica pari ad almeno il 3% della superficie coperta utile climatizzata per gli edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione, con metratura superiore a 500mq (ridotta a 250mq a partire dal 2015). Interessante il fatto che la normativa venga applicata non solo agli edifici in quanto tali, ma anche ai loro occupanti, tenuti essi stessi ad adottare comportamenti virtuosi, volti alla riduzione dei consumi energetici.
Nel quadro della nuova programmazione 2014–2020, si calcola che saranno destinati 355 milioni di euro, degli 800 milioni complessivi già stanziati, per i soli interventi di riqualificazione degli edifici pubblici, ai quali potranno eventualmente sommarsi fondi provenienti da privati. Le PA in futuro dovranno adeguarsi, in caso di acquisto di immobili o di servizi e prodotti, all’osservanza dei requisiti minimi di efficienza energetica previsti dal decreto.
Per l’edilizia residenziale privata e il terziario, viene riconfermato l’obbligo di termoregolazione per tutti gli edifici con riscaldamento centralizzato entro il 31 dicembre 2016.
Le PMI ad alto consumo di energia o energivore saranno obbligate, a partire dal 5 dicembre 2015, ad effettuare revisioni energetiche periodiche, al fine di ridurre i propri consumi di energia, a fronte di contributi statali per 105 milioni di euro.
E' stato, poi, istituito il Fondo nazionale per l’efficienza energetica, destinatario di circa 70 milioni di euro l’anno, che avrà il compito di concedere garanzie ed erogare finanziamenti per gli interventi di efficienza energetica.
Il Presidente di Assotermica, Alberto Montanini, sull’attuale formulazione della norma ha detto che “spingerà decisamente verso l’adozione di tecnologie ad alta efficienza”, come caldaie a condensazione e apparecchi ibridi. Infatti, grazie alla semplificazione delle modalità consentite per l’evacuazione dei fumi di scarico degli impianti termici (ad es. scarico a parete), si sono riviste, aumentandole, le tipologie e le caratteristiche dei generatori che possono beneficiare di questa agevolazione, diffondendo così le buone pratiche di efficienza energetica.
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