Tubi addio, il solare termico diventa facciata
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Quando si parla di solare termico ci vengono subito in mente i collettori blu che vediamo solitamente sui tetti degli edifici. Una soluzione inestetica e poco flessibile da un punto di vista progettuale e architettonico. Perlomeno finora. Perché con il progetto Arkol, sviluppato da un team di ricerca del Fraunhofer ISE, potrebbero esserci nuove e interessanti prospettive per l’integrazione fotovoltaica. Sono due le soluzioni lanciate dall’Istituto di ricerca che verranno ufficialmente presentate alla fiera Bau 2017: un collettore ‘a striscia’ per sezioni di facciate opache e una tenda solare termica per le sezioni trasparenti.
Collettori solari ‘a striscia’
Il primo concept consiste in collettori solari termici a forma di striscia, variabili in lunghezza e che possono essere collegati in modo flessibile. Il sistema è stato progettato per consentire tutti gli allineamenti, compresi quelli orizzontali. Il collegamento del collettore viene fornito sotto forma di heat pipe che si accoppia perfettamente con un corrispondente condotto di raccolta estruso.
"Il collettore a striscia combina un elevato livello di efficienza con una personalizzazione del design – ha dichiarato Christoph Maurer, a capo del team di ricerca sulle facciate termiche al Fraunhofer ISE. "Materiali classici come legno o gesso, strutture e colori possono essere utilizzati nella zona compresa tra le bande di captazione vetrate."
Tende solari termiche
Il secondo concept è una tenda solare che per la prima volta consente la regolazione ottimale del flusso energetico attraverso la facciata. Per ottenere questo risultato le lamelle possono essere utilizzate con un rivestimento selettivo spettrale. Il calore viene trasportato attraverso il tubo interno alla stecca al condotto di raccolta laterale.
"Le tende solari termiche possono essere gestite come delle normali persiane ma allo stesso tempo sono in grado di fornire calore e di ridurre la quantità di energia che entra all'interno dell'edificio ", spiega Maurer.
Le funzioni di protezione solare o al contrario di immagazzinamento del calore possono essere regolate in base alla posizione del sole.
Le prime applicazioni su edifici nel 2019
Il progetto Arkol è stato lanciato all’inizio del 2016 ed è finanziato dal Ministero dell’Economia ed Energia federale tedesco (Bundesministerium für Wirtschaft und Energie). Nel 2017 i prototipi saranno sottoposti ai primi test di laboratorio presso il Fraunhofer ISE, nel 2018 saranno misurati e calibrati ed entro la data di chiusura del progetto, il 2019, si passerà ad alcune applicazioni reali.
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