Il 2017 anno record del fotovoltaico: probabilmente oltre i 100 GW
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Fare previsioni sul mercato del fotovoltaico mondiale, soprattutto quando ci sono variabili difficili da analizzare, vedi Cina, è ormai diventato veramente complicato.
Nonostante le previsioni poco ottimistiche di inizio anno, il 2017 offrirà invece delle notevoli sorprese.
Ad esempio PV Market Alliance (PVMA) e IHS Markit a gennaio di quest’anno parlavano di un 2017 all’insegna della stazionarietà, dopo il 2016 da record (circa 78 GW).
Al contrario le ultime stime di EnergyTrend delineano qualcosa di molto diverso: grazie ad un nuovo exploit cinese con 48 GW di fotovoltaico installati a fine anno (GTM Research stimava non più di 30 GW), è prevedibile che il dato mondiale supererà i 100 GW (100,4 GW per la precisione), una potenza annuale che, ad esempio, GTM Research stimava solo a partire dal 2020 o 2021.
Invece di una variazione negativa o di qualche piccolo punto percentuale in più, quest’anno potremmo assistere ad un aumento della potenza installata sul 2016 di circa il 26%.
Per comprendere meglio l’impressionante crescita del FV globale basti ricordare che 10 anni fa, nel 2007, l’installato fu pari a 2,5 GW, cioè 40 volte meno del record previsto per l’anno in corso.
La forte e, per certi versi, inaspettata crescita è da collegare all’impennata degli impianti residenziali e commerciali in Cina, che continuano ad essere incentivati dal governo di Pechino: nei primi otto mesi dell’anno in Cina sono stati installati circa 39 GW.
Nell’ultimo quadrimestre dovranno poi essere completate la seconda fase del programma Top Runner (impianti utility scale basati su aste secondo standard di efficienza delle tecnologie FV usate) e la prima fase del programma PV Poverty Alleviation Project (impianti residenziali e di grande taglia per villaggi e province più disagiate, con un primo target di 18,1 GW).
Ma su questa nuova ondata di impianti FV in Cina, che potrebbe proseguire anche nei mesi conclusivi dell’anno, stanno incidendo soprattutto le voci di un possibile taglio da parte del governo della feed-in tariff per gli impianti in generazione distribuita a partire dall’inizio del 2018.
Secondo EnergyTrend, quest’anno, sui 48 GW installati previsti, almeno una potenza di 22 GW sarà costituita da impianti FV “distribuiti”. In totale la potenza fotovoltaica cumulativa a fine 2017 potrà superare in Cina i 125 GW totali.
All’interno del 13° piano quinquennale cinese veniva fissato dal National Energy Administration un target di 86,5 GW per il periodo che va dal 2017 al 2020, obiettivo che oggi sembra molto basso se si considera la potenza già realizzata quest’anno. Comunque si prevede che per i sistemi FV di piccola e media taglia in Cina continuerà ad esserci molto spazio: si prevedono infatti circa 15 GW/anno dal 2018 al 2020.
A fine 2020 la potenza fotovoltaica cinese dovrebbe toccare all’incirca i 250 GW, molto più dell'ultimo target fissato dal governo.
Per quanto concerne la dinamica degli altri mercati, va detto che insieme, Cina, Stati Uniti, India e Giappone costituiscono oggi oltre il 75% del mercato FV mondiale annuale, con un Europa che si ritaglierà circa il 10% del totale.
Energy Trend ritiene che la potenza installata quest’anno negli States si aggirerà intorno ai 12,5 GW (più o meno la stima di GTM Research) e che per il prossimo anno si potrà registrare un installato dentro un’ampia forchetta che va da 5,5 a 10 GW.
Com’era prevedibile, l’India scavalca il Giappone: quest’anno dovrebbe installare circa 10 GW (altre fonti dicono di più), cioè circa il doppio del 2016, contro i 6,8 GW del Giappone, al quarto posto nella classifica annuale.
Il Giappone ha modificato lo schema incentivante, ma secondo la normativa nipponica i progetti dovranno essere connessi alla rete entro il 2019 per sfruttare la vecchia tariffa, quindi si può presumere che il mercato dei prossimi due anni potrà essere pressoché stabile. Ci sono infatti circa 20 GW fotovoltaici in cantiere che dovranno essere connessi nei prossimi 2-3 anni.
Dal lato industriale la forte domanda cinese di quest’anno ha tenuto elevata l’offerta su tutta la filiera, e lo sarà, anche sopra la media, anche nel periodo finale dell’anno, nonostante un normale rallentamento del mercato mondiale e una riduzione delle scorte di magazzino.
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