Tecnologie verdi ed edilizia eco-efficiente per la ripartenza del Governo
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Tecnologie verdi ed edilizia eco-efficiente per la ripartenza del Governo
Una ricognizione delle politiche per la crescita già avviate e una raccolta di idee e proposte per raggiungere il traguardo della crescita.
Su questo si è concentrato il Governo il 24 agosto scorso, in una giornata interamente dedicata alle azioni da intraprendere nel prossimo futuro.
Il Ministro per lo sviluppo economico, infrastrutture e trasporti Corrado Passera ha fatto il punto sulle politiche già avviate e in parte realizzate dal suo dicastero e ha prospettato le direttrici che creeranno le condizioni strutturali affinché il Paese ritorni a crescere e ad essere competitivo.
I cardini della strategia sono:
- il recupero del gap infrastrutturale, anche attraverso l’attrazione di capitali privati;
- la spinta all’innovazione tecnologica e all’internazionalizzazione delle imprese;
- la creazione di un contesto favorevole alla nascita di start up, soprattutto da parte dei giovani;
- gli investimenti nel capitale umano valorizzando l’apprendimento permanente e il merito;
- la riduzione degli oneri burocratici a favore di cittadini e imprese;
- l’attenzione a una crescita sostenibile ed eco-compatibile.
Su quest’ultimo tema, il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha delineato una strategia in cinque punti che mira ad attuare le strategie europee per la crescita e lo sviluppo sostenibile:
1. la ‘decarbonizzazione’ dell’economia italiana;
2. la sicurezza idrogeologica dei territori;
3. la bonifica e la valorizzazione delle aree industriali dismesse in zone urbane;
4. la disciplina in materia di rifiuti;
5. la gestione integrata del ciclo delle acque.
Per decarbonizzare l’economia, il Governo intende sviluppare la filiera nazionale delle tecnologie ‘verdi’; guidare la transizione del sistema energetico nazionale verso sistemi distribuiti di trigenerazione ad alto rendimento sviluppando reti intelligenti locali (smart grids); promuovere l’eco-efficienza nell’edilizia.
Lo strumento operativo sarà il Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas ad effetto serra, trasmesso al CIPE nel maggio 2012, che identifica le misure per l’aumento dell’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia nazionale, la crescita dell’impiego delle fonti rinnovabili, le misure fiscali a favore della riduzione delle emissioni di CO2.
Al Piano per la riduzione delle emissioni si affiancherà la disciplina attuativa della Direttiva 2010/31/CE, che stabilisce i nuovi standard di efficienza negli edifici e introduce l’obbligo di realizzare edifici a energia quasi zero. I decreti nazionali sono in via di definizione.
È prevista, inoltre, l’istituzione di una lista di tecnologie, sistemi e prodotti che contribuiscono a ridurre le emissioni dei gas serra, lista che sarà elaborata ed aggiornata annualmente dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con MISE e MIUR.
L’impiego dei sistemi e prodotti contenuti nella lista consentirà l’accesso di imprese e privati ai benefici previsti dal “Fondo Kyoto” e ad una riduzione del 55% dell’IVA sull’acquisto delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti stessi.
Tutte le Amministrazioni Pubbliche avranno l’obbligo di dotarsi esclusivamente delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti individuati dalla lista.
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