Legge Bilancio: novità su caldaie, pompe di calore e interventi in condominio
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Se la caldaia si sostituisce con una pompa di calore o con un’altra caldaia dotata di un sistema di termoregolazione “intelligente”, la detrazione fiscale resterà al 65% anziché essere abbassata al 50% come si prevedeva.
Arriva poi un nuovo bonus maggiorato, fino all’85%, per gli interventi sui condomini che riescano contemporaneamente a ridurre il rischio sismico e migliorare l’effiocienza energetica energetica.
Sono queste le due ultime novità in materia di Ecobonus, introdotte nella legge di Bilancio in fase di approvazione, con due emendamenti approvati sabato in Commissione Bilancio della Camera.
Norme che si aggiungono ai tanti cambiamenti a questo incentivo apportati sia dalla versione del testo proposta dal Governo che dalle modifiche apportate al Senato.
Ecobonus su caldaie, pompe di calore e termostati
Nella versione della legge di Bilancio approvata al Senato, la detrazione fiscale Ecobonus per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con uno più efficiente era stata ridotta rispetto all’incentivo in vigore ad oggi: dal 65 al 50%.
Grazie all’emendamento approvato sabato in V Commissione Bilancio a Montecitorio (il 3.66 primo firmatario Antonio Misiani, Pd), invece, si potrà continuare a godere di uno sgravio del 65% in tre casi di sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale:
- con impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione di classe A o superiore
- generatori d’aria calda a condensazione
- caldaia a condensazione di classe A o superiore abbinata sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, cioè per semplificare termostati abbinati a sistemi modulanti.
Niente Ecobonus, invece, si dispone, per caldaie di classe inferiore alla A.
Detrazione all’85% per condomini
Il secondo emendamento rilevante approvato sabato (5.58, primo firmatario ancora Misiani), come anticipato, alza all’80 o all’85% lo sgravio per interventi sulle parti comuni dei condomini che riducono contemporaneamente il rischio sismico e i consumi energetici.
La detrazione maggiorata vale per gli edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3 ed è alternativa alle altre detrazioni previste.
E’ dell’80 % se gli interventi determinano il passaggio ad una classe di rischio inferiore, o dell’85% se il rischio scende di due classi di rischio.
Lo sgravio è ripartito in dieci quote annuali di pari importo (come tutte le detrazioni dell’Ecobonus), mentre il limite di spesa è di 136mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.
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