Rinnovabili con storage già più economiche del carbone?
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Sul fronte del calo dei costi delle nuove tecnologie per la decarbonizzazione, siamo ormai abituati a notizie che lasciano stupiti. Dagli Usa, nei giorni scorsi, però, è arrivato un dato che ha addirittura dell'incredibile.
Che l'energia da eolico o da fotovoltaico oggi sia spesso economicamente competitiva, anche senza incentivi, rispetto a quella generata da nuovi impianti a gas, carbone o nucleare non è nemmeno più una novità.
Quel che però si è registrato in un'asta chiusa a fine dicembre in Colorado è che il solare e l'energia dal vento riescono a battere sui costi le fonti convenzionali anche se dotati di un sistema di storage; inoltre risultano più economici non solo degli impianti a carbone ancora da costruire, ma addirittura di quelli esistenti.
Anche se nel conteggio si includono gli sgravi fiscali di cui le fonti pulite godono negli Usa, c'è da stropicciarsi gli occhi per un secondo dato: rendere programmabile la produzione da FV ed eolico, aggiungendo un sistema di accumulo, ci dicono le stesse offerte, fa crescere il costo del MWh di solo 3-7 dollari.
Questo è quanto emerge dai risultati di una call for proposals lanciata lo scorso anno dall'utility dello Stato dell'ovest Usa, Xcel Energy, per decidere con quali nuovi progetti sostituire due centrali a carbone che si intendono pensionare.
La compagna elettrica del Colorado è stata sommersa da proposte di impianti a rinnovabili, circa 350.
L'offerta media per progetti di eolico con storage è stata di 21 $/MWh contro i 18,10 della produzione da vento senza accumulo. Quella da FV + batteria a 36 $/MWh, contro i 29,5 dei parchi FV “semplici”.
Secondo l'analisi di Matt Gray e Laurence Watson pubblicata su Carbon Tracker, il dato mostra come l'offerta media eolico+storage batta sui costi tutta la generazione da carbone operativa attualmente in Colorado e come quella da FV+accumulo sia più economica del 74% delle centrali a carbone esistenti.
Va ricordato che le offerte presentate prevedono l'entrata in esercizio tra cinque anni, cioè nel 2023, che presumibilmente tengono conto di sgravi e incentivi e che molti dati non sono riportati nei risultati pubblicati da Xcel Energy (a partire dalle taglie dei sistemi di accumulo). Tuttavia anche altri analisti, come il giornalista David Roberts, definiscono “mind-blowing”, cioè sconvolgente quello che è emerso.
Prima di questi risultati in Colorado - ricorda Roberts - il record per un'offerta di FV+storage in Usa era di 9 $/MWh più in alto, pari a 45 $/MWh.
Nel PPA del primato precedente, firmato da Tucson Electric a maggio 2017, la differenza tra l'offerta di prezzo di un MWh da solare FV con o senza batteria era di 15 $. Alla luce di questi dati si è dunque dimezzata.
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