COME COMPENSARE LE EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA: IL CASO DI ENEGAN
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Negli ultimi decenni le aziende hanno dovuto cominciare a preoccuparsi di come ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica, il principale gas che causa l’effetto serra.
In questo contesto, nel 2010, è nata Enegan, un’azienda italiana che garantisce ai suoi clienti una fornitura di energia elettrica al cento per cento “verde”, e cioè proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili e quindi a basso impatto ambientale.
Dalla sua fondazione, Enegan fornisce anche gas, con il proposito di ridurre al minimo l’impatto ambientale di tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione. In questo caso però la questione è più complicata: l’uso del metano (o gas naturale) infatti provoca necessariamente emissioni di anidride carbonica (CO2) e l’unico modo per eliminarle è “compensare” queste emissioni con progetti di valore socio-ambientale.
Compensare il proprio impatto sull’ambiente è divenuta una delle strategie più diffuse, investendo in iniziative ecologiche parallele In molti casi le aziende ricorrono ai cosiddetti carbon credits, uno dei più importanti accordi internazionali sul clima e l’ambiente. Sono strumenti finanziari che le aziende possono ottenere sviluppando progetti di conservazione dell’ambiente o facendo investimenti certificati in energie alternative.
Il tema è molto attuale in Italia. Da qualche mese si sta discutendo di una proposta per rendere il mercato volontario dei carbon credits – tradotto come “crediti di carbonio”, anche se riguardano l’anidride carbonica – più strutturato. La proposta prevede di istituire un registro che raccolga le informazioni sui crediti generati da progetti forestali e agricoli sul territorio, un sistema che incentiverebbe le aziende a ricorrere a questo tipo di compensazione.
Nel caso di Enegan, il progetto ecologico per compensare l’impatto ambientale del gas distribuito è Aruba Wind GS, cioè la costruzione e il mantenimento di una parte del parco eolico Vader Piet, sulla costa orientale dell’isola di Aruba, pochi chilometri a nord del Venezuela. Finanziando il parco eolico, Enegan permette la produzione di grandi quantità di energia rinnovabile – quella prodotta dal vento – e un diretto abbattimento delle emissioni di gas serra causate dagli impianti locali che utilizzano combustibili fossili. In questo senso, e sulla base anche della certificazione rilasciata da Carbonsink, una società italiana che certifica carbon credits con i principali standard internazionali, la vendita di gas di Enegan è interamente compensata.
Oltre al progetto di Aruba Wind GS, Enegan è impegnata in diversi altri progetti non direttamente collegati al modello dei carbon credits, ma comunque promotori della sostenibilità ambientale. Uno di questi è la foresta di Enegan, realizzata in collaborazione con Treedom, una startup che permette a chiunque desideri (non solo alle aziende) di piantare alberi in varie parti del mondo. Piantare alberi e contrastare il fenomeno della deforestazione è una delle azioni più immediate che si possano fare per compensare le emissioni di anidride carbonica: le foreste infatti sottraggono CO2 all’atmosfera, diminuendone la concentrazione.
Da anni poi Enegan collabora con le scuole per sensibilizzare ed educare i ragazzi ai temi dell’ambiente e della sostenibilità. Con “Elio e i Cacciamostri”, un’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole elementari, cerca di insegnare ai bambini la capacità di riconoscere e mettere in pratica piccoli gesti quotidiani utili a tutelare l’ambiente e ridurre l’inquinamento con giochi e materiali didattici. I “mostri” sono le azioni che causano spreco di energia.
Enegan è anche il principale sostenitore dell’associazione non profit Save the Planet, che si occupa di promuovere azioni concrete in tre principali ambiti: il cambiamento climatico, le malattie globali e le catastrofi ecologiche. Tra i progetti attualmente attivi (anche se ancora in fase di raccolta fondi) di Save the Planet c’è quello legato all’Escola Agricola Rainha Dos Apostolos di Manaus, in Brasile, dove ogni anno 120 ragazzi dai 14 ai 18 anni provenienti dalle varie parti dell’Amazzonia studiano tecniche di coltivazione rispettose dell’ecosistema pluviale e sviluppano le competenze necessarie a fronteggiare la crisi che sta vivendo la foresta amazzonica.
Da molti anni Enegan sostiene in vari modi anche le attività di Dynamo Camp, un’associazione che si occupa di organizzare vacanze in Toscana per bambini con malattie molto gravi provenienti da tutto il mondo. Dal 2016, ogni anno, Enegan ha contribuito con l’acquisto di cavalli addestrati al programma di equitazione di Dynamo, una della attività per bambini e ragazzi più apprezzate.
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