Scuole, Legambiente: edifici vecchi e poco sicuri, a rischio il 40%. La classifica
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Edifici poco sicuri, vecchi, in certi casi senza permessi e in aree a rischio. E' questa l'emergenza delle scuole in Italia denunciata da Legambiente nel rapporto 'Ecosistema scuola', in cui l'associazione da' i voti alla qualità delle strutture, dell'edilizia e dei servizi scolastici.
Tra le tanteinefficienze il report, che analizza 94 capoluoghi e le scuole dell'infanzia, elementari e medie, evidenzia comunque anche le buone posizioni di alcune città del nord per la qualità dell'edilizia, come Trento che sale sul gradino più alto del podio, Prato al secondo posto e Piacenza ial terzo. Indietro il sud.
Amche se cresce la sostenibilità e la diffusione di fonti rinnovabili (nel 2012 sono usate nel 13,5% delle scuole) ci sono "ancora troppi gli edifici vecchi, privi di sicurezza: oltre il 60% delle scuole sono state costruite prima del 1974, il 37,6% ha bisogno di interventi di manutenzione urgente, il 38,4% si trova in aree a rischio sismico, il 40% sono prive del certificato di agibilità, e il 60% non ha il certificato di prevenzione incendi".
Su 5.301 edifici scolastici presi in esame, di questi il 4,8% è stato costruito tra il 2001 e il 2002 e "solo lo 0,6% è stato edificato con criteri di bioedilizia (12 comuni hanno investito in questo settore)". L'8,8% è stato costruito con criteri antisismici. La verifica di vulnerabilità sismica è stata realizzata "solo sul 27,3% degli edifici". E "nei comuni che si trovano in area a rischio sismico e idrogeologo" è stata fatta "solo per il 21,1% degli edifici".
I dati sull'accessibilità migliora: l'82,3% degli edifici ha i requisiti di legge, il 16,4 % ha realizzato interventi per eliminare le barriere architettoniche. Sul fronte delle certificazioni, rimangano stabili i dati relativi alle porte antipanico (90,2%), agli impianti elettrici a norma (83,4%).
Si evidenzia la spaccatura tra nord e sud del Paese sulla qualità del patrimonio edilizio: il primo capoluogo del sud a farsi vivo è L'Aquila (ventitreesimo), anche se bisogna tener presente il post-sisma del 2009; la prima vera capolista del sud è Lecce (ventisettesima). Prima tra le grandi città, Torino (tredicesima); segue Firenze (venticinquesima), Milano (tretatreesima), Napoli (tretasettesima).
Nel 2012 l'investimento medio per la manutenzione straordinaria ad edificio scolastico è stato di 30.345 euro.
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