Zucchero bianco, un 'killer' invisibile

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Lo zucchero bianco è una dolce “droga” che bene alla salute proprio non fa. Pochi sanno, infatti, che lo zucchero bianco raffinato, o saccarosio, oltre alla carie può portare all’indebolimento delle ossa fino all’’artrosi e all’osteoporosi.

Una polvere bianca da cui molte persone sono addirittura “dipendenti”. In media se ne consumiamo 24 kg pro-capite all’anno, cioè due chili al mese.

Ma per essere assimilato lo zucchero prende dal corpo vitamine e sali minerali, come il calcio. Crea perciò una forte acidificazione del sangue, e costringe l'organismo ad attingere alle proprie riserve di sali minerali per mantenere il Ph a livelli accettabili. Da ciò si arriva all’artrosi fino all’osteoporosi.

Non solo, perché per essere così bianco, lo zucchero subisce numerosi trattamenti: viene depurato con latte di calcio (provocando così la perdita di enzimi e sali); per eliminare la calce in eccesso e per schiarirlo viene trattato chimicamente con CO2 e con acido solforoso; viene poi filtrato e decolorato con carbone animale e, per essere sbiancato del tutto, trattato con coloranti spesso derivati dal catrame (sì, quello petrolifero) potenzialmente cancerogeni.

A livello intestinale ci può essere un’alterazione flora batterica, con coliti e diarrea. Ma un eccessivo consumo di zucchero può avere effetti sul sistema nervoso, che si manifestano in stati di irritabilità oppure di euforia. La depressione, per esempio, è spesso favorita da un eccessivo consumo di zucchero.

Come, pure, le forme di candidosi e le varie infezioni ginecologiche.
Il corpo, privato quindi di utili minerali, manifesta diversi sintomi per ribellarsi: come la caduta dei capelli, la formazione di cuscinetti adiposi, cellulite e ritenzione idrica, etc.

I picchi di glicemia nel nostro sangue, provocati dal rapido assorbimento zucchero interessano anche il nostro pancreas che, per fronteggiare questi sbalzi, immette insulina nel sangue rischiando in alcuni casi di portare a crisi ipoglicemiche. Fino ad arrivare al diabete.

Un’aternativa? I dolcificanti naturali, primo tra tutti il miele, ma anche lo sciroppo d’acero, la stevia e lo sciroppo di mele: sostanze meno impattanti sul nostro corpo, sullla nostra mente e sulll’ambiente.