BlaBlaCar: condividere l'auto per tagliare costi ed emissioni

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Una piattaforma per la condivisione dell’auto su tragitti medio-lunghi, è questo l’obiettivo di BlaBlaCar, una comunità virtuale che conta conta più di 5 milioni di iscritti, in 10 Paesi europei. Le auto (e sono tante) in viaggio con una sola persona a bordo sono uno spreco dal punto di vista economico e ambientale.

I posti liberi hanno un valore e vanno messi a disposizione di chi approfitterebbe di questa possibilità, ma non la conosce. Perciò il bisogno di un mediatore che raccogliesse tutte le offerte di passaggio e le mettesse a disposizione dei potenziali passeggeri, cioè BlaBlaCar.

Non è “car pooling”, ma “ride sharing”. Nel primo caso si tratta di brevi distanze e di spostamenti effettuati soprattutto da pendolari che condividono l’auto per tratte casa-lavoro. Sono spostamenti ripetuti con equipaggi fissi dove l’auto viene solitamente messa a turno dai passeggeri.

Il ride sharing, invece, è un fenomeno diverso: si tratta di viaggi lunghi, dai 100 km in su. I passeggeri sono sempre diversi e chi viaggia contribuisce alle spese di viaggio pagando la quota fissata dal conducente.

I vantaggi? Meno traffico e meno emissioni. Ogni giorno, sono disponibili circa cento milioni di posti liberi. Se nel nostro Paese si viaggiasse sempre con automobili piene, condividendo i posti liberi, si risparmierebbero ogni anno ben 40 miliardi di tonnellate di CO2. Tramite la piattaforma BlaBlaCar sono stati già condivisi tre miliardi di chilometri in tutta Europa. In questo modo è stata risparmiata l’emissione di più di 750 mila tonnellate di CO2: una cifra pari al quantitativo complessivo di CO2 emessa in un anno da 110.000 persone.

Per salire in auto con uno sconosciuto ci si deve fidare, per questo i profili infatti vengono verificati e controllati. Per le donne c’è poi il “viaggio rosa”, cioé la possibilità di viaggiare tra sole donne.