Le carattristiche del riscaldamento a pavimento
risparmio energetico in casa > Il riscaldamento a pavimento
Il primo impianto di riscaldamento a pavimento fu realizzato dai Cinesi più di
2000 anni fa, facendo scorrere i fumi del fuoco dentro cunicoli posti sotto il
pavimento. I Romani affinarono questa tecnica nelle terme, convogliando i fumi
di un focolare interno sotto i cunicoli del pavimento e nelle intercapedini
ricavate dentro le murature.
Nel secolo scorso fu realizzato un tipo
di riscaldamento a pavimento con una
tubazione sottotraccia in acciaio
percorsa da acqua calda. Questa
tecnica non ebbe grande diffusione
soprattutto perché l'elevata
temperatura dell'acqua immessa nel
circuito creava fastidiosi effetti alla
circolazione sanguigna delle gambe.
A partire dall'inizio degli anni '80, il
progresso tecnico ha mutato completamente la tecnica del riscaldamento a
pavimento, sia impiegando materiale completamente diverso (tubi in polietilene,
supporti in polistirolo, ecc.) sia, soprattutto, per la bassa temperatura dell'acqua
del circuito, che non supera mai i 35-40°C.
La validità di questa tecnologia è suffragata dall'accelerazione della diffusione
del riscaldamento a pavimento soprattutto nell'Europa centro-settentrionale
(Francia e Germania in particolare), dove la quota di mercato nelle nuove
costruzioni supera il 50%.
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