Come procedere per costruire un microimpianto di potenza inferiore a 20 kW
energia elettrica dall'acqua > impianti micro hydro
Le azioni da intraprendere per realizzare un micro-impianto idroelettrico sono
differenti per gli impianti di potenza inferiore a 20 kW, rispetto alle centrali
elettriche dì taglia superiore.
Alla taglia è legata anche la funzione e la modalità dì esercizio dell'impianto:
applicazioni sotto i 20 kW sono per utenze stand-alone, cioè senza connessione
alla rete; quelle di taglie maggiori invece sono considerate Officine Elettriche,
soggette ad imposizione fiscale: e generalmente connesse in rete (grid
connected), con la possibilità di vendere le eccedenze di energia rispetto
all'autoconsumo.
In questa pubblicazione daremo alcuni cenni soltanto sulla procedura tipo da
seguire per la costruzione di un impianto di potenza inferiore a 20 kW,
considerando che le centrali di potenza superiore interessino soggetti con
motivazioni industriali e che pertanto si affideranno a società specializzate.
Pur considerando che chi desidera installare un impianto di potenza inferiore a
20 kW è ispirato da motivazioni di tipo ambientale o di risparmio energetico,
più che da interessi commerciali, si suggerisce di verificare la fattibilità del
progetto se uendo le seguenti fasi:
Consolidata l'intenzione di realizzare un micro-impianto idroelettrico è
opportuno prendere un contatto preliminare con i produttori di macchine
(possibilmente più di uno). Attraverso la loro esperienza, e mediante il
confronto diretto tra le possibili soluzioni relative allo specifico sito, ci si potrà
orientare verso le scelte tecniche più opportune.
Spesso i costruttori di turbine sono anche in grado di fornire una consulenza
alla progettazione delle opere idrauliche e civili: così da consegnare un progetto
"chiavi in mano".
In base alle caratteristiche stimate di salto e portata si può individuare la
tipologia di turbina e la taglia più adatte, tenendo conto che la turbina stessa
deve essere dimensionata facendo un compromesso tra la portata media
dell'anno e la portata di picco dei periodi con maggiore disponibilità d'acqua.
Data la modesta complessità costruttiva di un
micro-impianto, la manutenzione e la
gestione sono molto semplificate rispetto agli
impianti dì taglia maggiore. Non è richiesta la
presenza di un custode fisso, ma soltanto un
operatore che saltuariamente verifichi la
corretta funzionalità delle opere idrauliche (di
presa e di filtraggio) e di quelle
elettromeccaniche (turbina-alternatore). La
gestione avviene normalmente in remoto,
attraverso sistemi di comando e telecontrollo che consentono di ricevere dati e
fornire comandi all'impianto.
Concessione elettrica
Nella stragrande maggioranza del casi le acque sono pubbliche: qualora si
intenda procedere alla realizzazione di un impianto idroelettrico, anche di
piccola taglia, occorre preventivamente fare richiesta di concessione all'uso
delle acque e pagare i relativi canoni
Energia dall'acqua
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